Visualizza articoli per tag: dati sanitari
Accesso civico: no ai dati sulla salute che rendono identificabili le persone
Non si possono diffondere dati sulla salute che rendano anche indirettamente identificabili le persone. Lo ha ribadito il Garante per la protezione dei dati personali dando ragione al Responsabile per la prevenzione della corruzione e della trasparenza della Regione Autonoma Valle d'Aosta, che aveva parzialmente negato l’accesso a particolari dati concernenti la distribuzione dei casi di Covid-19 registrati nella Regione ad un giornalista che ne aveva fatto richiesta.
Analisi del sangue su fogli Excel, dati sanitari di milioni di pazienti trovati online senza nessuna protezione
Milioni di informazioni sanitarie relative alle analisi del sangue dei pazienti venivano conservate per mesi in centinaia di fogli di calcolo Excel di grandi dimensioni e salvate in un’enorme copia cache online senza alcuna password o altra protezione all’interno di un contenitore virtuale ospitato su un web server di Amazon (AWS) accessibile da chiunque.
App per il controllo della fertilità accusata di ingannare le donne che la usano inviando i loro dati sanitari ad aziende con sede in Cina
Negli Stati Uniti la Federal Trade Commission accusa lo sviluppatore dell'app per la fertilità “Premom” di aver ingannato le utenti condividendo a loro insaputa i dati sensibili con terze parti, tra cui due aziende con sede in Cina, e di aver divulgato dati sanitari sensibili degli utenti ad AppsFlyer e Google senza aver informato i consumatori.
App per la salute sotto esame per violazione della privacy degli utenti
Utilizzare le app per tenere traccia dei farmaci o cercare i sintomi della tua ultima misteriosa malattia potrebbe essere conveniente. Ma un nuovo studio di questa settimana evidenzia i rischi nascosti per la privacy di collegare informazioni sensibili sulla salute al tuo smartphone. Vale a dire che le app mediche amano raccogliere i dati, ma a volte non è chiaro cosa ci stanno facendo e con chi li condividono.Ricercatori in Canada, Stati Uniti e Australia hanno collaborato allo studio, pubblicato mercoledì nel BMJ.
App sulla fertilità non rispettano privacy delle utenti, dati sensibili a rischio
La maggior parte delle app per la fertilità non rispettano la privacy, e raccolgono e condividono dati sensibili delle utenti senza il loro consenso. Lo ha scoperto uno studio della Newcastle University e della Umea University presentato alla Conference on Human Factors in Computing Systems di Yokohama, secondo le cui autrici questo tipo di applicazione dovrebbe essere regolato più strettamente.
Associazioni benefiche per la salute mentale vendevano dati a Facebook per la pubblicità targettizzata
Alcune delle più grandi organizzazioni caritatevoli britanniche che forniscono sostegno alle persone con problemi di salute mentale hanno condiviso con Facebook i dati sensibili della navigazione sul web per utilizzarli nel suo sistema di pubblicità mirata. I dati sono stati inviati tramite uno strumento di tracciamento incorporato nei siti web degli enti di beneficenza e comprendevano dettagli sulle pagine web visitate dagli utenti e sui pulsanti cliccati su contenuti legati alla depressione, all’autolesionismo e ai disturbi alimentari.
Attacco hacker al sistema informatico degli ospedali Fatebenefratelli-Sacco: cartelle cliniche criptate da un ransomware
Un attacco hacker ai "servizi di base dell'infrastruttura" ha colpito l'intero sistema gestionale del pronto soccorso degli ospedali Fatebenefratelli e Sacco (anche le sedi Buzzi, Melloni e le altre 33 territoriali). Fuori uso sono anche il sito dell'Azienda socio sanitaria territoriale. La conferma di un "attacco ai sistemi informatici" è arrivata in mattinata dalla Regione Lombardia. Negli ospedali, nel frattempo, sono arrivati i servizi di sicurezza informatica delle Aziende socio-sanitarie territoriali, gli specialisti di Aria (l'Azienda regionale per l'innovazione e gli acquisti) e la polizia postale.
Attacco hacker all'ASST Rhodense: pubblicati online 1.000 Gigabyte di dati sensibili dei pazienti
Dopo due settimane dall'attacco hacker, il gruppo criminale Cicada3301 che ha rivendicato l'attacco informatico che ha colpito l'Azienda Socio Sanitaria Territoriale (ASST) Rhodense, ha pubblicato online i dati dei pazienti, che includono molte informazioni personali, fra cui prescrizioni e referti medici.
Basta la sigla '104' per violare la privacy del lavoratore fruitore di permessi per persone disabili
Attenzione a numeri e sigle. Se solo richiamano aspetti sanitari, sono di per se stessi dati sanitari. Anche se non abbinati a una determinata persona. Lo ha imparato a proprie spese un liceo scientifico, colpevole di avere pubblicato sul sito internet un elenco del personale fruitore di permessi previsti dalla legge 104/1992 (legge-quadro per l'assistenza delle persone handicappate). Mera indicazione della cifra «104», errore umano della diffusione e natura riservata della pagina del sito non sono valse a evitare l'ingiunzione del Garante della privacy di pagamento di 4 mila euro (provvedimento n. 290 del 1° settembre 2022).
Cassazione e Garante della privacy: un anno di sentenze sulla gestione dei dati sanitari
Di recente sono state pubblicate la relazione della Cassazione riguardante la giurisprudenza civile e la relazione annuale del Garante per la protezione dei dati personali. Un’occasione per imparare e non ripetere gli errori nei quali sono incappati medici e strutture sanitarie nella comunicazione dei dati.
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